IL CORTEO CHE PARALIZZA

ROCCELLA J., 23 AGO - Su questo argomento mi è sempre piaciuto spendere fiumi di parole. In quanto credo sia veramente motivo valido per paralizzare il paese per più giorni, una settimana. Con più iniziative collaterali. Invece, come tutto, viene speso nella confusione più assoluta, nel breve torno di qualche ora, come per far contenti alcuni, altri per sfogio di abiti regali e/o una passeggiata di visibilità. Negli ultimi anni la bellezza degli abiti è stata offuscata dall’oscurità delle ore di svolgimento. La musica che al soave delle arpe e dei violini preferisce accompagnarsi dalla rudezza del pop con tanto di concerto rock, sul finire. Ma la domanda più grande è dove dovremmo mettere le centinaia di macchine che ci impongono di spostare per i circa tre chilometri di percorso del corteo? Essendo alla fine dell’Estate, mettiamo pure la classica ciliegina sulla torta. E mia convinzione che il pagamento dei parcheggi ed i disservizi vari hanno allontanato i “Turisti di prossimità”.

L’INDIGNATO SPECIALE

ROCCELLA J, 23 AGO - Stavolta è speciale perché è il sottoscritto. Mi sono indignato apprendendo della visita di Mons. Giuseppe Raco, ex parroco della Marina, grande padre spirituale di tutti i roccellesi, nonché cittadino onorario nel defunto premio a cittadini illustri, “Cavaliere di San Vittorio”. Pur presentato è stato trattato a pesci in faccia e pagante (Lui ed accompagnatori residenti) e non guidato all’interno del Palazzo in visita al Museo. Al particolare ospite il trattamento peggiore del più diseducato dei visitatori, quando possiamo immaginare che siano tantissimi, gratuitamente, ad accompagnati con cortesie all’interno del Castello. Mi sono indignato nel veder distinte ed eleganti signore costrette a scendere per strada e dribblare le bancarelle abusive e per nulla igieniche di venditori di panini con salsicce e vari, quest’anno lasciati assolutamente liberi di “esercitare” ed insozzare, anche in situazioni eleganti come ieri sera in occasione del concerto della Mannoia.

I Righera ci ricorda che L’Estate sta finendo

ROCCELLA J., 21 AGO - Riprendo con queste divertenti parole, pensieri ed impressioni d’osservatorio quotidiano. Lo faccio per un rapido bilancio della tanto attesa stagione estiva. L’estate della grande visibilità, delle compagnie, della maggiore vita all’aperto, delle economie, di tante cose. Osservo come mai come quest’anno la gente si è concentrata negli stessi periodi e stretti nel breve torno di una, massimo due settimane. Anche per chi come la stragrande maggioranza, godono di “appoggi” dai parenti o di proprie proprietà. I costi, comunque. La vita dalla vera comodità logistica come la prima casa o i luoghi tradizionali, sono verosimilmente dotati di più confort e maggiori sono i risparmi. Sono congetture nazionali ed internazionali. Per non parlare poi che si stanno scoprendo nuove frontiere, meno care. Sono solo aspetti generali, solo per partire, sul turismo in Calabria, dopo l’ubriacatura degli ultimi anni, di maggiori presenze, relativi alla Pandemia. (Nella foto il Castello di Roccella Jonica)