ROCCELLA J., 19 APR - Come sapete cari, pochi, “Follower” di tanto in tanto in tanto, approfittando dei Social ed avendo pochi secondi, mi faccio depositario di qualche esperienza. Ora poche volte, ad esser sincero, ho prestato tanta attenzione ad un racconto, di vita vissuta e non comunemente di calcio giocato, all’interno della Trasmissione che conduco dall’emittente locale, sullo sport. Invitando il Presidente della squadra di calcio, dell’Ardore chiesi altresì la presenza di un giocatore tra i più rappresentativi del club. Minniti si è accompagnato a Mauro Beltramella che per me era uno dei tanti portieri della categoria, bravo comunque. Il racconto della sua storia personale non ve la racconto tutta, scegliete altri canali, ma in parte per il suo fascino. Il calcio italiano a tutti i livelli è un miraggio, soprattutto in Argentina, nuova terra di tanti calabresi e del calcio in genere. “Beltramelli” il suo vero cognome era un professionista in Argentina. Giocava in serie A e all’età di 34 anni ha scelto per esperienza e ragioni familiari di diventare dilettante in Italia.
(Nella foto gli ospiti della puntata, Beltramella è il più alto)
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